giovedì 31 gennaio 2013

lunedì 21 gennaio 2013

Praticate la raccolta differenziata

Le tre “R” della gestione dei rifiuti

Il riciclaggio, di per sé, non è la panacea di tutti i mali. È semmai una soluzione di compromesso, sub ottimale rispetto ad altri metodologie di gestione dei rifiuti urbani.
Si chiama modello delle “3R”.

La prima “R” è la riduzione: dovremmo evitare di produrre rifiuti, ad esempio, usando sacchetti resistenti per la spesa in luogo dei sacchetti monouso, ed evitando di acquistare beni con imballaggi (es. comprando la frutta sfusa dal fruttivendolo).
La seconda “R” è il riuso: comprare bottiglie di vetro per l’acquisto di olio e detersivo sfuso, l’utilizzo dei barattoli del sugo pronto per confetture e via dicendo.
Il riciclaggio, la terza “R” (insieme al recupero energetico) deve essere una strategia residuale. Si tratta di una soluzione inquinante e che consuma risorse.

Una cartiera utilizza milioni di litri d’acqua per trasformare la carta differenziata in pasta di cellulosa.
Una vetreria consuma enormi quantità di energia per portare le bottiglie raccolte allo stato di fusione.
Per non parlare della termovalorizzazione, che spesso porta ad un consumo di energia degli impianti superiore all’energia che si riesce a produrre bruciando i rifiuti.


Il riciclaggio comunque, evita quantomeno il più grosso dei mali: il conferimento in discarica. Si tratta di una soluzione ad alto impatto ambientale, con grossi rischi per la salute.
Milioni di tonnellate di materiale prezioso finiscono nelle discariche ogni giorno, talvolta a centinaia di chilometri di distanza, per somma gioia delle organizzazioni criminali, che qui trovano terreno fertile per le proprie attività malavitose.

Dove finiscono i rifiuti differenziati?

Ma che succede quando un cittadino butta una lattina di alluminio nell’apposito bidone della raccolta differenziata? La lattina entrerà a far parte del sistema CONAI, un consorzio con finalità pubbliche che si occupa del funzionamento del sistema del riciclaggio italiano degli imballaggi.
Il sistema CONAI è molto semplice: chi utilizza gli imballaggi (ad esempio un pastificio che usa le scatole di cartone per confezionare la pasta) è obbligato a pagare una sorta di tassa per l’inquinamento (il CAC, Contributo Ambientale CONAI).
Il CONAI utilizza questi fondi per pagare i Comuni affinché facciano la raccolta differenziata, ad un prezzo fisso, tramite una serie di sotto-consorzi dedicati alle singole materie prime (es. RILEGNO per gli imballaggi di legno).
Il messaggio che CONAI lancia ai Comuni è sostanzialmente il seguente: “Comune, fai la raccolta differenziata, ed io comprerò tutto quello che raccogli ad un prezzo fisso, tale da coprire le tue spese, purchè rispetterai degli standard minimi di qualità”. CONAI si pone quindi come garante e compratore di ultima istanza del mercato italiano.
I rifiuti raccolti nel sistema CONAI vengono poi riassegnati agli impianti di riciclaggio convenzionati, tramite aste competitive oppure in base a complicati meccanismi di ripartizione delle quantità. È un sistema particolare per cui talvolta gli impianti di riciclaggio vengono addirittura pagati purché si prendano in carico il materiale da riciclare, ed altri invece dove si danno battaglia a suon di rialzi pur di assicurarsi un lotto di materiale particolarmente prezioso.

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mercoledì 16 gennaio 2013

Chiusura Porta Nuova x ferie invernali

Abbiamo "chiuso" l'albergo il 6 gennaio u.s. per le consuete ferie invernali.
Si pensava di riaprire il 22 marzo p.v. ma oggi, Proprio Oggi, dieci minuti fa, mi è giunta la comunicazione che le Alte Sfere, i Colletti Bianchi, stanno meditando di riaprire i primi di marzo ... sigh! Appena saprò qualcosa di più preciso ve lo comunicherò.

In quanto agli eventi Assisani et Umbri ne so quanto voi tutti, ovvero niente! Ma presto conto di aggiornarmi e aggiornarvi.

Buona serata a tutti!
malop

mercoledì 2 gennaio 2013

*** Auguri Buon 2013 ***